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PARCO ARCHEOLOGICO DELLE ANTICHE CARTIERE DI ISOLA DEL LIRI (FR)

Aggiornamento: 25 ott 2022

Isola del Liri, in provincia di Frosinone nel cuore della Ciociaria, è stata una delle prime città dell’antico Regno delle due Sicilie ad essere industrializzata nei primi anni dell’800, grazie allo sfruttamento delle rigogliose acque dei fiumi Liri e Fibreno e soprattutto dall’ingegno di illuminati industriali francesi. Oggi grazie ad un importante recupero del patrimonio storico-industriale dismesso è stato creato il “Parco archeologico della antiche cartiere di Isola del Liri” nell’ambito del progetto “La città della Carta”.


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ANTICA CARTIERA LEFEBVRE

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Nata nel 1813 per opera di Carlo Beranger, la cartiera iniziò subito a produrre ingenti quantità di carta sfruttando la forza motrice delle acque del fiume Fibreno.

Qualche anno dopo, nel 1817, Carlo Beranger costituisce una società con Carlo Lefebvre, industriale francese, lo stesso che sei anni più tardi rileverà l' intera cartiera facendola diventare la più importante d' Italia.

L'attività di Lefebvre fu straordinaria, tanto che iniziò una grande opera di ampliamento della struttura che ruotò intorno allo sfruttamento della Terza Cascata, posta al di sotto del livello stradale.

Purtroppo però, a causa della profonda crisi che colpì il settore cartario, la Cartiera Lefebvre fu costretta a chiudere e rimase in stato di abbandono per diverso tempo, salvo poi essere rilevata dal comune di Isola del Liri.

Oggi, oltre ai ruderi della struttura e alla Terza Cascata, è possibile visitare anche le antiche "Vasche Olandesi".


EX CARTIERE MERIDIONALI


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La storia della cartiera ha inizio nel 1836 e dopo, diversi avvicendamenti alla direzione, il complesso prese il nome di "Cartiere Meridionali".

Intorno al 1870, la cartiera raggiunse il periodo di massimo splendore producendo carta di ottima qualità esportata in tutto il mondo.

Dai primi anni '80, però, una profonda crisi del settore, unita ad una crisi aziendale, portò, nel novembre del 1982, alla sospensione delle attività e successivamente alla chiusura dello stabilimento. I numerosi edifici vennero poi riutilizzati in molteplici attività economiche ed industriali.

Oggi, nel sito è possibile visitare il parco con l' antica locomotiva elettrica che collegava la vicina stazione ferroviaria con lo stabilimento, rimasta in funzione sino ai primi anni '80.

All' interno del laboratorio “O.S.I.” è possibile scendere nella parte sottostante dell' edificio per ammirare gli antichi ingranaggi che azionavano la macchina continua posta al piano superiore che produceva carta per sigarette.



EX CARTIERA BOIMOND


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Lo stabilimento, che ospitava la cartiera, faceva parte del patrimonio dei Rossinger, poi acquisito da Emilio Boimond, giovane industriale francese che a sostegno dell' industria cartaria locale, impiantò nel 1892, la prima fabbrica di pasta di legno, materia prima per la produzione della carta.

Grazie ai moderni macchinari, la produzione divenne talmente importante da permettere all' industriale di aprire un altro stabilimento in località San Domenico, dotato nel 1914 di una centrale idroelettrica.

Nel 1922 Emilio Boimond completò l' acquisizione del patrimonio Rossinger che comprendeva anche lo stabilimento nel quale impiantò la sua cartiera.

Negli anni successivi, continui ed importanti ammodernamenti agli impianti e alla struttura, frutto dell' osservazione di Boimond durante i suoi viaggi in Europa, permisero l' aumento e la specializzazione della produzione di diversi tipi di carta.

Verso la fine degli anni '70 la crisi del settore colpì anche la cartiera Boimond determinandone la chiusura.

Oggi il sito è stato riconvertito in attività commerciali, banca, e servizi vari, ma l’ultimo edificio conserva l' imponente macchina continua, visitabile, simbolo dell' industria cartaria di Isola del Liri di un passato glorioso.

















 
 
 

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